Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 29 Aprile 2024

Droga e omicidi faida
12 condanne e 4 assolti

giustizia

Si e' concluso, con rito abbreviato, uno dei tronconi del processo "Luci nei boschi", connesso alla "mafia di Ariola di Gerocarne" nel quale figuravano 16 imputati per i quali l'accusa aveva chiesto la condanna per le accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, omicidi, armi, estorsione, danneggiamenti ed altro. Gli imputati sono ritenuti esponenti delle cosche del vibonese coinvolte nella faida dei boschi. Vincenzo Loielo, accusato del duplice omicidio di Rocco Maiolo e Raffaele Fatiga, scomparsi nell'aprile del 1990, è stato assolto per questo capo di imputazione e condannato a 5 anni per associazione mafiosa. Il gup distrettuale di Catanzaro Gabriella Reillo, complessivamente, ha condannato 12 persone. Si tratta, oltre a Vincenzo Loielo, di Francesco Loielo (10 mesi), Enzo Taverniti (3 anni), Giuseppe Taverniti (4 anni), Francesco Maiolo (4 anni), Michele Ganino (6 mesi), Giuseppe Larobina (2 anni), Rocco Oppedisano (3 anni), Damiano Zaffino (2 anni), Antonino Forastefano (3 anni), Piero Sabatino (4 anni e 5 mesi) e Angelo Maiolo (8 anni). Sono stati assolti Nazzareno Gallace, Domenico Monardo e Giuseppe De Masi. Il reato si è prescritto, invece, per Ilario Chiera. Di "Luci dei boschi" sono in atto altri tre processi. Uno davanti al tribunale collegiale di Vibo con 26 imputati; un altro con sei imputati per gli omicidi dei fratelli Loielo e un terzo in cui c'é un solo imputato. (ANSA)

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