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Giù i prezzi delle
case: eppure non
si vendono

crotone panoramica

Il calo c’è, ma è molto più contenuto che altrove. Questo dicono i rilevamenti dell’ottava edizione della “Nota territoriale sull’andamento del mercato immobiliare residenziale” relativa al secondo semestre del 2012. Il report è stato redatto dall’Agenzia delle entrate (fino al primo dicembre 2012 se ne occupava l’Agenzia del territorio) attraverso l’Ufficio provinciale che ha lavorato in stretta collaborazione con l’Ufficio statistiche e studi del mercato immobiliare della direzione centrale Omise. L’andamento del mercato immobiliare crotonese (numero di compravendite di case e relative quotazioni) è stato presentato ieri mattina durante una conferenza stampa svoltasi nella sala Borsellino della Provincia. A illustrare percentuali e numeri sono stati i vertici territoriali dell’Ufficio con la direttrice Giuliana Longo, il referente dell’Osservatorio del mercato immobiliare Francesco Guzzo e il geometra Giuseppe Gagliardi. Sul territorio la flessione delle transazioni immobiliari è stata del 5%. Un arretramento del mercato locale quasi trascurabile se confrontato col dato nazionale (- 28,9%) e regionale (- 24,1%). Le compravendite registrate sul territorio nella seconda metà del 2012 sono state in tutto 511. Esse costituiscono solo l’8,3% del mercato regionale, assestando il territorio come fanalino di coda in Calabria per movimenti immobiliari. È il secondo minimo storico per numero di compravendite di case, toccato dalla provincia dal 2000, quando le transazioni furono 1.100. «Si tratta di un calo congiunturale –ha commentato la direttrice Longo – abbastanza deciso che si trascina già da diversi anni ». A registrare un arretramento significativo sulle compravendite di case è soprattutto il territorio. In città infatti la flessione è stata molto lieve (-0,8%) soprattutto perché nel semestre precedente era stata molto più significativa.

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