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Tagliati gli straordinari
ai poliziotti del Cie

La segreteria provinciale del Sdp-Sindacato di polizia, con una nota firmata da Gianfranco De Carlo, manifesta grande preoccupazione per le condizioni in cui operano gli agenti addetti alla sicurezza del Cie-Centro di identificazione ed espulsione di Sant’Anna. La struttura nella quale attualmente sono trattenuti amministrativamente 60 cittadini extracomunitari nei confronti dei quali sarà applicata l’espulsione coatta con rimpatrio nei Paesi di provenienza, come si sa, è attigua al più grande Cara-Centro di accoglienza per richiedenti asilo, all’interno del quale sono invece ospitati 1.600 profughi provenienti dal Medio Oriente, dall’Africa e dall’Asia. Al contrario del Cara, dove raramente si registrano proteste, il Cie molto spesso è interessato da vere e proprie rivolte degli stranieri. Il fatto che lì dentro costoro, dopo periodi di detenzione in carcere, possano essere trattenuti fino a sei mesi prima di essere rimpatriati, diventa oggettivamente un incentivo a forme di protesta violente, disperate, quanto inutili. Sanno che verranno espulsi coattivamente, messi su un aereo e rimandati a casa. Spesso di tratta di persone con pesanti condanne penali alle spalle, processati per reati comuni commessi in Italia, meno di frequente sono stranieri privi di permesso di soggiorno che non hanno ottemperato alle intimazioni delle questure perché lasciassero l’Italia.     

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