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Giro di vite sul
suolo pubblico

E mentre bar, ristoranti e locali della perla del Tirreno iniziano a rincorrere i primi turisti giunti in città, vengono elevate le prime contravvenzioni della stagione. Il rispetto delle regole e l’ordine sono due capisaldi irrinunciabili per l’amministrazione comunale e che stanno alla base di qualsiasi realtà che intenda proporsi ai turisti. Da questo punto di vista, anche una capitale del turismo, come appunto Tropea, può e deve ancora compiere un ulteriore salto di qualità. I controlli, in realtà, sono stati avviati anche nelle scorse settimane, e hanno riguardato in particolare l’occupazione del suolo pubblico e la sistemazione degli arredi esterni utilizzati dai pubblici esercizi. Tavolini, sedie e ombrelloni, corredati da qualche pianta che circonda i limiti concessi dal comune. Questi, secondo la normativa vigente in materia, gli unici arredi che i locali possono esibire all’esterno, nelle aree concesse dall’ente. No, allora, alle tipiche lavagne con le specialità e le offerte del giorno, no ad abbellimenti troppo ingombranti, no a banconi esterni e frigoriferi con pesce fresco in bella vista. Dopo alcune rimostranze degli esercenti, specie nelle scorse settimane, tuttavia, la maggior parte di loro ha ovviato ai problemi creatisi o eliminando le suppellettili vietate o, in alcuni casi, trasformandole con un po’ di fantasia in arredi ammessi dalla legge. In ogni caso, i controlli sono già partiti e l’intenzione è quella di chiedere a tutti il rispetto delle ordinanze, senza deroghe che rischierebbero di ingenerare confusione.

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