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Ventotto anni di
carcere alla banda
di rapinatori

In particolare la condanna più alta a 8 anni e 3 mesi di carcere più una multa di 3mila euro è stata emessa nei confronti di Mario Cavallaro, 39 anni, di Aci Catena al quale, oltre alla rapina alla gioielleria Prestia, viene contestata quella ai danni delle filiali del Monte Paschi di Siena di Ricadi, Vibo Valentia e Nicotera. Colpi (tranne il secondo all’istituto di credito del capoluogo) che avrebbe condotto in compagnia di Mauro Panè (detto Maurizio), 38 anni di Valverde (Catania), ma domiciliato a Pedara, a carico del quale il gup ha emesso una condanna pari a 7 anni e 8 mesi di reclusione. E ancora 5anni e 2 mesi di carcere più mille e 600 euro di multa, è la condanna inflitta a Emanuele Grasso, 25 anni di San Giovanni La Punta. Al giovane veniva contestata la rapina – compiuta il 21 settembre dello scorso anno – alla filiale del Monte Paschi del capoluogo. Colpo che avrebbe condotto con Cavallaro. Pene di 3 anni e 9 mesi ciascuna, più mille e 400 euro di multa, sono state invece decise dal gup nei confronti di Giusi Giuffrida, 35 anni di Viagrande (Catania) e di Anna Calà Pittignano, 41 anni di San Giovanni La Punta. Cavallaro, Panè, Giuffrida e Calà Pittignano rispondevano inoltre di lesioni. Mentre a tutti e cinque veniva anche contestata la ricettazione – per le autovetture (sempre Fiat Punto) utilizzate per raggiungere i luoghi delle rapine e risultate rubate a Tropea e Drapia – e il porto abusivo e l’illecita detenzione di armi, cioè della pistola usata a Triparni e i taglierini tirati fuori nelle filiali del Monte Paschi colpite.

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