Il gup Giovanna Mastroianni ha rinviato a giudizio otto persone accusate, a vario titolo, di reati ambientali, truffa e falso, per lo sversamento di liquami della discarica catanzarese di Alli nel limitrofo torrente e, di conseguenza, nel mare Jonio. Accogliendo la richiesta del pm Carlo Villani, il gup ha rinviato a giudizio, fissando l’inizio del processo per il 6 dicembre: Stefano Gavioli, proprietario della società Enerambiente, il suo collaboratore Loris Zerbin, i tecnici Giovanni Faggiano, Santo Mellace e Antonio Garrubba, Giovanbattista Papello, ex componente dell’organismo di vigilanza e controllo dell’ufficio del commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Calabria, Adelchi Andrea Ottaviano, responsabile unico del procedimento fra il 2006 e il 2008 e Rocco Tavano, funzionario di supporto al responsabile unico. Si sono costituiti parte civile la Provincia di Catanzaro, il Comune di Simeri Crichi, il Wwf, Legambiente e il Movimento difesa del cittadino. La sola accusa di abuso d’ufficio è caduta per i funzionari pubblici, cioè Papello, Ottaviano e Tavano, comunque rinviati a giudizio per altre ipotesi di reato.
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