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Il parroco al mare
La chiesa chiude
per... ferie

Arriva l’estate e anche la chiesa chiude...per ferie. Accade a Piscopio dove, da circa due settimane, i fedeli possono assistere soltanto alla messa della domenica che viene celebrata alle 11. Per il resto della settimana la chiesa di San Michele, al momento l’unica agibile della frazione, rimane chiusa perché il parroco, don Mario Fuscà, in questo periodo al mare, arriva in paese il sabato sera per celebrare la messa all’indomani. Ma a Piscopio le “ferie” del sacerdote hanno scatenato un coro di polemiche. Non tanto per il fatto che abbia deciso di trascorrere un periodo di relax al mare, ma per la decisione di tenere chiusa la chiesa «senza alcun avviso» e di impedire così – commentano nella frazione – ai fedeli di potervi accedere. Una «decisione irrevocabile» e «incontestabile» visto che il sacerdote non avrebbe ascoltato le lamentele dei piscopisani. E il “caso” è andato oltre i confini della frazione, perché c’è stato chi si è recato a Mileto dal vescovo, mons. Luigi Renzo, per stigmatizzare il comportamento del parroco anche in considerazione del fatto che altri sacerdoti – uno dei quali originario di Piscopio e un altro di origine polacca – sarebbero disponibili a celebrare nei giorni in cui don Fuscà è assente. Ma dietro alle “ferie della discordia” sembra esserci dell’altro. Dietro la decisione del parroco di stare per qualche settimana a Zambrone e di chiudere la chiesa, infatti, ci sarebbe dell’altro nel senso che a inasprire i toni non sono state certo le vacanze, ma probabilmente vecchi attriti e incomprensioni con parte dei fedeli.

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