Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

“Campanella”, sono i
giorni della speranza

Pur essendo stati per varie ragioni numericamente esigui, i dipendenti della Fondazione Campanella hanno continuato a far sentire la loro voce anche ieri, in un assolatissimo 13 agosto, a difesa di un posto di lavoro sempre più a rischio. Sul capo di queste persone (circa 270) pende infatti la spada di Damocle della chiusura del Centro di Germaneto, che potrebbe divenire una triste realtà fra meno di una settimana. Le lancette dell’orologio scorrono inesorabili e, al netto del lungo ponte ferragostano, soltanto un intervento immediato e risolutivo può cambiare le carte in tavola. È quanto il personale del Polo ha continuato a ripetere ieri davanti all’assessorato regionale alla Sanità, alla Prefettura e nei corridoi del Comune. La priorità assoluta - al di là dell’accreditamento da parte dell’Asp di Crotone, territorialmente competente in base alla normativa vigente, bloccato a causa di un problema legato alla concessione del certificato antincendio della struttura - è la ricezione dei 25 milioni di euro del fondo di dotazione del Polo (non soggetto alle rigide restrizioni del tavolo Massicci). Si tratta di una somma indispensabile per saldare le fatture pregresse con la società erogatrice dei farmaci antitumorali, pronta in caso contrario a sospendere le forniture. Senza dimenticare, però, altri provvedimenti urgentissimi quali l’attuazione della legge regionale 63 e il conseguente trasferimento dalla Fondazione all’azienda ospedaliera Mater Domini delle unità operative non oncologiche. Viceversa la Campanella non sarà in grado di sopportare, a causa di un fin troppo palese deficit di risorse, non soltanto l’assistenza garantita agli attuali 120 ricoverati del Centro, ma anche alla ben più esigua quota di malati che occupano i 35 posti letto esclusivamente destinati agli affetti da cancro.

Tag:

Caricamento commenti

Commenta la notizia