Sono concentrate sulla proprietà del mezzo le indagini dei carabinieri della Compagnia di Sellia Marina per chiarire ogni aspetto dell'incidente avvenuto ieri quando un suv ha travolto e ucciso un bambino di 12 anni, Matteo Battaglia. Non è chiaro, infatti, chi abbia dato il suv a Andrei Valentin Epure, 26 anni, romeno, che guidava con la patente sospesa da mesi per guida in stato di ebbrezza, da ieri sera sottoposto a fermo per omicidio colposo e piantonato in ospedale.
Il suv, un Grand Cherokee, infatti, aveva la targa di prova della concessionaria, e per questo non è assicurato, e sarebbe stato ceduto a una società di servizi. Sui documenti dell'auto ci sarebbero diversi nomi di persone che i carabinieri hanno intenzione di sentire per capire chi avesse in uso il mezzo e l'abbia dato a Epure. Domani, intanto, potrebbe svolgersi l'autopsia sul corpo del bambino e i carabinieri dovrebbero venire in possesso dei test a cui è stato sottoposto il conducente del suv per verificare le sue condizioni psico-fisiche mentre era alla guida. Secondo una prima ipotesi, comunque, è presumibile che il mezzo viaggiasse a velocità sostenuta. Il suv, infatti, dopo avere travolto il bambino, che era davanti al negozio di frutta e verdura della famiglia, ha continuato la sua corsa per un'altra trentina di metri andando a scontrarsi, e salendoci sopra, contro un'altra auto. Il conducente di quest'ultima vettura è ancora ricoverato in prognosi riservata nell'ospedale di Catanzaro ma non sarebbe in pericolo di vita. (ANSA).
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