Niente da fare. Contro i motivi di bilancio e soprattutto di cassa, non c’è ragione che valga. Ai tanti genitori che ieri mattina si sono raccolti in Piazza della Resistenza davanti al Comune a protestare contro la mancanza di scuolabus per i figli, il sindaco ha spiegato che è impossibile anticipare di due settimane il servizio di trasporti per i bambini delle contrade. E questi, come faranno ad andare a scuola? Dovranno arrangiarsi le famiglie e, fino al primo ottobre, provvedere coi propri mezzi. Facile a dirsi. In realtà nelle contrade risiedono soprattutto famiglie monoreddito alle quali il mezzo proprio, rigorosamente unico e solo, serve per raggiungere il posto di lavoro (e in simili circostanze non c’è tempo per allungare il giro ed accompagnare i propri figli nelle rispettive scuole). Un problema vero, anche se limitato ai tredici giorni della seconda metà del mese di settembre, visto che il servizio di scuolabus del Comune comincerà il primo ottobre. Con molta schiettezza, il sindaco Peppino Vallone, nel ricevere una delegazione di genitori, ha loro risposto sui due problemi posti: il servizio di trasporti degli studenti e l’entità del costo per le famiglie. Il sindaco ha confermato che il servizio di scuolabus partirà il primo ottobre, e che non ci sarà alcun aumento di costo.