Catanzaro, Crotone, Vibo

Martedì 13 Maggio 2025

L’ultima telefonata
a un amico: mi ammazzano

Aveva appena lasciato la moglie, con la quale era andato a fare spesa in un esercizio commerciale di Caraffa, per andare ad accudire, come faceva ogni giorno prima di rientrare a casa per la cena, i suoi cani nel suo piccolo appezzamento di terreno in contrada Difesa al confine con il territorio di Marcellinara. Maurizio Riga non immaginava neppure che un infausto destino era in agguato ad attenderlo. Giunto nei pressi del terreno è stato investito da alcuni colpi di arma da fuoco che hanno stroncato la sua vita. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, sarebbe stato lo stesso Maurizio Riga a dare l’allarme, prima di cadere esanime a terra, telefonando al primo numero memorizzato nel suo cellulare. Al suo interlocutore telefonico, pare un commerciante del luogo che ovviamente ha allertato i carabinieri, avrebbe detto solamente “chiama l’ambulanza, mi hanno sparato”. Sul luogo sono sopraggiunti i carabinieri della locale Stazione comandati dal maresciallo Cosimo Pastore, gli operatori del 118 che dopo circa mezzora hanno constatato il decesso e i militari del nucleo operativo della compagnia di Girifalco, guidata dal capitano Vitantonio Sisto, i quali coordinati dal luogotenente Pasquale Mendicino hanno eseguiti i rilievi di rito resi complicati dall’oscurità ormai incombente. Il fatto di sangue è accaduto infatti intorno alle venti di ieri sera quando già le tenebre della notte avevano preso il sopravvento. Sul luogo la straziante presenza anche della moglie Concetta Scicchitano e dei figli Maria Cristina, consigliere comunale, e Luca che, al pari di tutti gli altri congiunti, imploravano inutilmente, tra le lacrime e con il cuore in gola, di sapere nell’intima speranza che non si trattasse dell’irreparabile. Poche e frammentarie le notizie che sono trapelate circa la dinamica del fatto di sangue, come sul numero dei sicari che hanno agito e la cui identità al momento ovviamente rimane ignota.  

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