"Queste iniziative hanno lo scopo di rendere la gente consapevole dei rischi e di quelli che sono i comportamenti da tenere in quanto la gente tanto più è consapevole tanto più è esigente". Lo ha detto il prefetto Franco Gabrielli, capo del dipartimento nazionale di protezione civile, facendo visita agli stand allestiti dalla protezione civile a Lamezia Terme nell'ambito della campagna nazionale "Terremoto io non rischio". "Troppo spesso - ha aggiunto - abbiamo questa sorta di propensione ad aspettare che gli altri facciano ed invece il sistema di protezione civile è un sistema in cui ognuno di noi è parte fondante. Mi piacerebbe pensare ad un paese nel quale i cittadini, oltre che a richiedere legittimamente lo scuolabus, servizi di trasporto efficienti, ambulatori o la guardia medica presente sul territorio, vadano dall'autorità di protezione civile e gli chiedono: Sindaco ma il nostro Comune ha un piano di emergenza? Dove sono le aree di attesa? Quali sono le procedure al verificarsi di un evento (terremoto, esondazione di un fiume, rischio industriale.)? Purtroppo, trovo ancora, e non è un problema solo della Calabria, situazioni che non hanno latitudini ed in cui abbiamo percentuali non confortanti di Comuni ancora privi di piani di emergenza al sud come al nord". "E' un tema, però - ha concluso - che purtroppo riguarda un Paese che è un Paese consumatore di sicurezza ma è poco operatore di sicurezza. Tanto più la gente non sarà consapevole, tanto più non sarà esigente e gli amministratori non saranno in grado di essere correttamente compulsati a fare quello che dovrebbero fare".(ANSA)
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