Chiuso il capitolo “attentato esplosivo” gli inquirenti sono già all’opera per scriverne un altro. Come il precedente la trama è rappresentata dalle dinamiche criminali nel Vibonese, anche se questa volta il raggio d’azione è principalmente diretto a scoprire i “gangli di connessione” della cosca Mancuso di Limbadi con pezzi della società vibonese (imprenditori, politici e professionisti). Un lavoro che si avvarrebbe in particolar modo dei colloqui – intercettati dalla Polizia all’interno del bar Tony di Nicotera Marina – del boss Pantaleone Mancuso (alias Scarpuni). Per mesi, infatti, tutto quanto è stato detto, pianificato e commentato nel bar è stato ascoltato dagli investigatori e la portata della nuova inchiesta – come sottolineato dal procuratore aggiunto della Dda Giuseppe Borrelli e dal vice questore Rodolfo Ruperti (nella foto) – sarà direttamente proporzionale allo spessore dei colloqui e dei personaggi che arrivavano a Nicotera Marina per incontrare il boss.
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