
I lavori delContratto di quartiere di Pizzo, relativi al macro lotto 1 (ZonaCarmine) sono stati sospesi a causa dell'intervenuta interdizione per mafia del presidente del consorzio di imprese Aedars, con sede a Roma, che a suo tempo si aggiudicò la gara.Il Comune ha immediatamente preso atto della comunicazionegiunta dalla Prefettura della Capitale sospendendo i lavori eavviando la procedura per la rescissione del contratto. Non subiranno sospensioni, invece, secondo quanto ha riferitoil Comune di Pizzo, i lavori di edilizia residenziale pubblicarelativi al macro lotto 2, eseguiti da un'altra impresa. I lavori di riqualificazione del centro storico napitinofurono assegnati dalla Stazione unica appaltante (Sua) di ViboValentia nel 2011, che seguì il normale iter previsto dallenormative antimafia, finalizzate a garantire l'esclusione delleimprese sospette. Oggi, a distanza di più di due anni, è statacomunicata l'interdizione del consorzio aggiudicatario. Ora la Stazione unica appaltante vibonese dovrà seguire laprocedura prevista in questi casi, scorrendo a ritroso lagraduatoria degli altri soggetti che a suo tempo parteciparonoalla gara non aggiudicandosela. Se la seconda impresa ingraduatoria non accetterà di completare i lavori, si procederà ainterpellare le altre, fino alla quinta. Qualora tutte nonaccettassero, sarà necessario bandire un nuova gara. ''Siamo profondamente amareggiati - hanno commentato ilsindaco di Pizzo, Gianluca Callipo, e l'assessore ai LavoriPubblici, Maria Pascale - per questo stop improvviso, per ilquale il Comune non ha alcuna responsabilità. Inevitabilmente cisaranno alcuni mesi di ritardo per il completamento dei lavori,ma faremo il possibile per sollecitare la massima celerità,affinché la Sua proceda immediatamente all'individuazione delnuovo aggiudicatario''. (ANSA).
Caricamento commenti
Commenta la notizia