Sembra naufragata ogni ipotesi d’accordo sulla vicenda Parco Romani: ognuno andrà avanti sulla propria strada. Nessuno, da Palazzo De Nobili, si è ancora esposto pubblicamente, ma l’impressione - fallito l’ultimo tentativo d’accordo con il cosiddetto “lodo Mirigliani” - è che si vada verso un’inevitabile stop definitivo, che porterà chiaramente alla prosecuzione dei contenziosi vari. Da parte loro, gli acquirenti sembra abbiano accettato l’ipotesi venuta fuori dall’assemblea pubblica di domenica 13 ottobre: costituire una cooperativa che raccolga i fondi per la ripresa dei lavori e l’apertura di Parco Romani. Gli atti sarebbero già stati consegnati ad un notaio, davanti al quale dovrebbero essere apposte le firme già nella prossima settimana. Avrebbero aderito più di cento acquirenti, chiamati a versare una quota iniziale di 1.000 euro. Contestualmente sarà predisposto un piano finanziario con vari step, tenendo presente che per ultimare il parco commerciale servono circa 2,5 milioni di euro.
Intanto, il Comune - grazie alla localizzazione nell’area Magna Grecia - ha evitato in extremis la revoca del finanziamento di 5 milioni di euro per la realizzazione del centro fieristico. La conferma al sindaco Abramo è giunta ieri, a Roma, dal Ministero dello Sviluppo economico.
Sembra naufragata ogni ipotesi d’accordo sulla vicenda Parco Romani: ognuno andrà avanti sulla propria strada. Nessuno, da Palazzo De Nobili, si è ancora esposto pubblicamente, ma l’impressione - fallito l’ultimo tentativo d’accordo con il cosiddetto “lodo Mirigliani” - è che si vada verso un’inevitabile stop definitivo, che porterà chiaramente alla prosecuzione dei contenziosi vari. Da parte loro, gli acquirenti sembra abbiano accettato l’ipotesi venuta fuori dall’assemblea pubblica di domenica 13 ottobre: costituire una cooperativa che raccolga i fondi per la ripresa dei lavori e l’apertura di Parco Romani. Gli atti sarebbero già stati consegnati ad un notaio, davanti al quale dovrebbero essere apposte le firme già nella prossima settimana. Avrebbero aderito più di cento acquirenti, chiamati a versare una quota iniziale di 1.000 euro. Contestualmente sarà predisposto un piano finanziario con vari step, tenendo presente che per ultimare il parco commerciale servono circa 2,5 milioni di euro.Intanto, il Comune - grazie alla localizzazione nell’area Magna Grecia - ha evitato in extremis la revoca del finanziamento di 5 milioni di euro per la realizzazione del centro fieristico. La conferma al sindaco Abramo è giunta ieri, a Roma, dal Ministero dello Sviluppo economico.
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