
E' stata una nuova denuncia del testimone di giustizia Vincenzo Ceravolo a fare scattare le indagini della squadra mobile di Catanzaro, coordinate dalla Dda, che stamani hanno portato al fermo di cinque persone, mentre altre due risultano irreperibili per tentata estorsione, rapina e lesioni, tutti aggravati dalla metodologia mafiosa, a carico di un imprenditore di Vibo Valentia. Ceravolo, nel febbraio scorso, si è presentato al dirigente della squadra mobile di Catanzaro Rodolfo Ruperti, che già nel 2001 aveva raccolto le dichiarazioni accusatorie dell'imprenditore quando dirigeva la mobile vibonese. Accuse che avevano portato alla condanna, in primo e secondo grado, del boss di Limbadi (Vibo Valentia) Pantaleone Mancuso, detto ''luni scarpuni'', e di un suo affiliato, Nazzareno Colace. Ceravolo ha riferito che la Cassazione, nel 2009, aveva annullato la sentenza d'appello emessa lo stesso anno disponendo un nuovo processo che però non è ancora iniziato. Nelle more, ha detto l'imprenditore, il fratello è stato avvicinato da un soggetto che, a nome di Mancuso, gli ha detto ''tu ritratta e torniamo tutti amici''. Gli investigatori sono risaliti alla persona in questione come a Raffaele Fiumara detto ''Lello'', indicato come il referente dei Mancuso per le zone di Filadelfia e Pizzo. Dalle intercettazioni telefoniche è venuta la conferma delle accuse. Dagli stessi accertamenti è emerso anche un tentativo di estorsione ai danni di un altro imprenditore da parte dello stesso Fiumara e delle altre sette persone per le quali la Dda ha emesso il provvedimento di fermo: Eugenio Gentiluomo (59); Rocco De Maio (43), Domenico Pardea (46), Massimo Patamia (43), Carlo Riso (35) e Antonio Vacatello (49). Riso e Vacatello risultano irreperibili. I sette, secondo l'accusa, avrebbero preteso la restituzione di somme di denaro anticipate alla vittima per il rilascio di certificati necessari all'abilitazione all'imbarco ai quali avevano poi rinunciato. (ANSA).
In alto da sx ROCCO DE MAIO, DOMENICO PARDEA, EUGENIO GENTILOMO. 2a da sx MASSIMO PATAMIA, RAFFAELE FIUMARA.
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