Una sola inchiesta e due procedimenti giudiziari paralleli. Il gip distrettuale Abigail Mellace, ha disposto il giudizio con rito abbreviato per 15 dei ventisette indagati nelle operazioni antimafia condotte dalla Dda nate dalle indagini attorno alla sanguinosa faida che ha visto contrapposti per mesi i Patania di Stefanaconi e gli emergenti, quelli che facevano riferimento ai cosiddetti Piscopisani. Una guerra combattuta senza esclusione di colpi che ha coinvolto persino la storica famiglia dei Bartolotta di Stefanaconi. Nel procedimento con rito abbreviato, che il giudice ha fissato per il 25 novembre, vengono contestati anche tre omicidi, quello di Giuseppe Matina, ucciso il 20 febbraio dello scorso anno davanti alla sua abitazione alla periferia di Stefanaconi; di Francesco Scrugli, messo a segno in una palazzina di Vibo Marina la sera dell’11 febbraio sempre dello scorso anno (circostanza nella quale rimasero feriti Rosario Battaglia e Raffaele Moscato) e l’omicidio di Davide Fortuna, il giovane ucciso sulla spiaggia di Vibo Marina nel pomeriggio del 6 luglio 2012 sotto gli occhi della moglie e dei figli.
Dovranno comparire domani davanti ai giudici della Corte d’Assise dodici delle persone coinvolte nella sanguinosa faida che ha visto contrapposti per mesi i Patania di Stefanaconi ed i cosiddetti Piscopisani. Nei loro confronti la Dda ha chiesto è ottenuto un giudizio immediato, saltando l’udienza preliminare. Alla sbarra Giuseppina Iacopetta (avv. Casuscelli); Nazzareno Patania (avv. Casucelli); Saverio Patania (avv. Casuscelli); Salvatore Patania (avv. Casuscelli e avv. Pitelli); Giuseppe Patania (avv. Casuscelli e avv. Sabatino); Cosimo Francesco Gigliotti (avv. Galeota e avv. Silvestre); Salvatore Callea (avv. Mazzatosta e avv. Freno); Fancesco Lopreiato (avv. Casuscelli e avv. Staiano); Cristian Loielo (avv. Sabatino e avv. Pietragalla); Giuseppe Comito (avv. Giuseppe Bagnato e avv. Managò); Pantaleone Mancuso (avv. Calabrese); Nunzio Manuel Callà (avv. Contestabile e avv. Lojacono).
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