I “misteri” di Alli. Dopo le inchieste svolte sullo sversamento di liquami nel fiume e quindi nel mar Jonio, l’attenzione della Procura è adesso concentrata sul progetto di ampliamento della discarica, del quale si sarebbe falsamente attestata la regolarità tecnica favorendo la società Enerambiente nell’o t t e n i m e nto del relativo finanziamento regionale. Si è concluso ieri il primo “giro” d’interrogatori. Dai Carabinieri del Noe si è presentato l’ex direttore generale del dipartimento ambiente della Regione, Giuseppe Graziano, accusato insieme ad altre sette persone di truffa aggravata (al nono si contesta invece il falso). Graziano, assistito dagli avvocati Giancarlo Pittelli e Antonella Canino, si è avvalso però della facoltà di non rispondere: la sua difesa ritiene troppo indeterminata la contestazione, che non preciserebbe l’eventuale ipotesi di reato nè indicherebbe le fonti di prova. Oltre a Graziano, sono indagati fra gli altri l’imprenditore veneto Stefano Gavioli, l’ex commissario regionale per l’emergenza rifiuti Goffredo Sottile, componenti e tecnici dell’ex ufficio del commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Calabria.
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