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Ansia e sospetti
dopo la scomparsa

 I familiari aspettano. Le indagini della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, benché subito avviate per cercare di fare piena luce sulla scomparsa dell’ex moglie e della figlioletta di Domenico Mancuso, fratello di Pantaleone Mancuso (alias Scarpuni) boss dell’omonima cosca di Limbadi, non sono ancora riuscite a fare piena luce sulla vicenda che da qualche giorno è al vaglio degli inquirenti. L’avvocato Francesco Stilo, legale di fiducia di Domenico Mancuso, ieri è intervenuto per ribadire lo stato d’apprensione che regna nella famiglia Mancuso: «Noi ci auguriamo che presto tutto possa essere risolto nel migliore dei modi, ma dobbiamo tenere conto che qui non ha fatto perdere le proprie tracce solo la signora Ewelina Pytlarz, ma c’è un padre – in questo caso il mio cliente – a cui è stata, purtroppo, sottratta la figlioletta. E ciò lo abbiamo bene evidenziato in denuncia». Una vicenda che assume giorno dopo giorno il profilo di un vero e proprio caso dai contorni indecifrabili e sul quale gli investigatori sono chiamati a dare una risposta in tempi brevi. Le piste che in questo momento vengono battute sono tante, a cominciare da quella in base alla quale la donna possa essere “volata” in un paese straniero troncando ogni rapporto con il suo ex marito, portando con sè la figlia di sette anni. Una ipotesi al vaglio dei carabinieri che ancora, purtroppo, non trova alcun fondamento anche se in tal senso la donna, per come si evince dalla denuncia presentata dall’avvocato Stilo ai magistrati vibonesi, più volte aveva lasciato intendere al marito la sua volontà di andare via, «in Germania» portando con sè la piccola.

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