Scoppia alle 16.20 del giorno di Natale, mentre la città è addormentata nel clima di festa. Al bar la bomba fa pochi danni, ma lo scoppio fa un gran clamore. Se la cosca di turno voleva farsi pubblicità gratuita c’è sicuramente riuscita. Ma gli investigatori non escludono nessun altra pista, neanche quella personale. Hanno piazzato la bomba sotto la vetrina di un bar nel giorno della Natività. L’e s e rcizio pubblico era stato inaugurato il giorno prima, dopo che il “Bar Imperiale” s’è spostato soltanto di cinque numeri civici sul Corso Nicotera, il salotto della città. Che alle 16.20 di mercoledì era comunque deserto, tutti i negozi erano chiusi nella giornata festiva. I carabinieri sono arrivati immediatamente. Hanno analizzato quel che rimaneva dell’ordigno costruito in modo molto rudimentale: una tanica di benzina e mezzo chilo di polvere da sparo. Il fatto che si sia trattato di una bomba “fai da te” potrebbe anche essere un depistaggio adottato dalla cosca di turno per non lasciare troppo profonda la firma dell’attentato. Per i militari al comando del capitano Fabio Vincelli si dovrebbe trattare di un classico avvertimento per far pagare il pizzo a Cristian Ferraro, titolare del bar. Ma gli investigatori non escludono altre piste che nulla hanno a che fare con la criminalità organizzata.