Ha accoltellato un giovane che, con alcuni amici, lo avrebbe dileggiato danneggiando il portone della sua casa ed è stato posto agli arresti domiciliari dai carabinieri di Dinami. Giuseppe Crupi, 57 anni, già noto alle forze dell'ordine, è accusato del tentato omicidio di Vincenzo Iogà (26), ricoverato con prognosi riservata. A Crupi i carabinieri avevano ritirato 2 fucili e 2 pistole che l'uomo, ha detto ai militari, avrebbe utilizzato volentieri contro i ragazzi.
Il fatto è accaduto la notte scorsa a Dinami (Vibo Valentia). Secondo una prima ricostruzione fatta dai carabinieri, Iogà, commerciante, insieme ad altri coetanei in via di identificazione, avrebbe infastidito Crupi facendolo oggetto di scherno e danneggiando il portone d'ingresso della sua abitazione con il lancio di alcuni mattoni. Crupi è uscito di casa e avrebbe estratto dalla tasca del cappotto un coltello dalla lama lunga 27 centimetri sferrando un fendente che ha raggiunto Iogà alla zona toracica e al fianco destro provocandogli una profonda ferita che ha leso anche l'apparato cardiovascolare. Iogà è stato trasportato nel pronto soccorso dell'ospedale civile di Vibo Valentia e da qui trasferito nella clinica Villa Sant'Anna di Catanzaro, dove è stato ricoverato in prognosi riservata.
Il ritiro delle armi era stato fatto dai carabinieri in considerazione dei precedenti di polizia di Crupi per lesioni personali e violenza sessuale. A tal fine i militari avevano avanzato nei suoi confronti una proposta di diniego detenzione armi e munizioni, procedendo al ritiro dei fucili e delle pistole. E lo stesso Crupi, ai carabinieri che lo arrestavano, non ha nascosto il risentimento per il sequestro delle armi che, ha aggiunto, avrebbe utilizzato volentieri. (ANSA).
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