Tubi che si rompono periodicamente qua e là, quartieri che a turno restano senza’acqua, proteste dei cittadini e polemiche nei palazzi della politica. L’emergenza idrica segna anche i primi giorni del nuovo anno, dopo che il 2013 si è chiuso con 30mila catanzaresi rimasti per almeno quattro giorni completamente a secco. Secondo stime non ufficiali, a causa dell’ormai troppo vecchia rete comunale si perde circa il 40% dell’acqua erogata. E l’ennesimo segnale tangibile è venuto alla luce ieri in via Vercillo, dove da un tombino per l’intera giornata è sgorgato un ruscelletto che, lento ma inarrestabile, ha innaffiato strada e marciapiede. A ciò si aggiunge il problema della condotta gestita dalla Sorical che rifornisce la città: è cosa nota che scorre per 13 km a rischio sul greto del fiume Alli e che per sostituirla servono decine di milioni di euro. Il prossimo 14 gennaio dovrebbe farsi il punto della situazione in Prefettura. Ma intanto le polemiche politiche infuocano. Ieri i gruppi d’opposizione in Consiglio comunale hanno sparato a zero: «I cittadini sono costretti a sopportare da mesi intollerabili disagi, nella più totale solitudine e indifferenza da parte dell’amministrazione che deve garantire l’erogazione dell’acqua pubblica».