E' stato arrestato dai carabinieri a Vercelli, dove si era rifugiato da alcuni giorni, Giuseppe Ferraro, imprenditore di 23 anni accusato di concorso in tentata estorsione aggravata dalle modalità mafiose.
Ferraro era sfuggito, lo scorso 23 gennaio, ad un'operazione dei carabinieri che aveva portato al fermo di Antonio Campisi, di 23 anni, e Nicola Drommi, di 25, accusati dello stesso reato. I tre, ritenuti vicini alla cosca Mancuso di Limbadi, sono accusati di avere picchiato con un bastone di ferro l'imprenditore Alberto Giofrè, specializzato nella lavorazione del ferro, per costringerlo a pagare. Ferraro è stato bloccato dai carabinieri della Compagnia di Tropea che hanno agito assieme ai loro colleghi di Vercelli, mentre faceva rientro a casa della sorella dopo essere uscito per prendere un caffè nel centro della città piemontese. Secondo quanto emerso dalle indagini Ferraro, assieme a Campisi e Drommi, avrebbe minacciato Giofrè recandosi più di una volta a casa dell'imprenditore per "convincerlo" a pagare.
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