Ha trascorso la notte nella tenda montata in piazza Perri, su cui si affaccia il Municipio, a fianco del cancello di entrata della struttura sanitaria dell’Unità complessa di Cure primarie (Uccp) del Reventino, dislocata nei locali del Poliambulatorio, un servizio avviato appena lo scorso 7 gennaio e che viene soppresso. Una notte in bianco per il sindaco di Decollatura: Anna Maria Cardamone è stanca, il viso tirato dalla notte insonne ma, dice, «un sacrificio necessario» per manifestare e protestare contro la decisione di sospendere le prestazioni dell’Uccp del Reventino, provvedimento disposto con deliberazione adottata dal direttore generale Gerardo Mancuso dell’Azienda sanitaria provinciale. La struttura avrebbe dovuto erogare, tra l’altro, attività specialistiche di cardiologia, pneumologia, diabetologia e geriatria con attivazione delle prestazione di ecg, spirometria, holter ed ecografie internistiche, programmate dall’Asp quale servizio territoriale extraospedaliero incrementando l’offerta sanitaria per i cittadini dell’area del Reventino che raggruppa i comuni di Decollatura, San Mango d’Acquino, Motta Santa Lucia, Martirano Lombardo, Martirano, Conflenti, Soveria Mannelli, Carlopoli e Serrastretta.
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