Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 12 Maggio 2025

Tutto sulla cosca
dei Mancuso

giustizia

La cosca della 'ndrangheta dei Mancuso di Limbadi è considerata dagli inquirenti tra le più potenti della Calabria. Dalla relazione annuale della Direzione Nazionale Antimafia emerge che la cosca dei Mancuso ha una forte capacità pervasiva attraverso collusioni in ambienti, anche molto noti, dell'imprenditoria vibonese e la criminalità organizzata e le infiltrazioni nelle amministrazioni locali. "L'accelerazione data nell'ultimo anno - è scritto nella relazione della Dna - alle attività investigative nella provincia di Vibo Valentia, per lungo tempo inadeguate rispetto alla pervasività e la pericolosità delle organizzazioni criminali dell'area che operano in paritari rapporti con quelle della provincia di Reggio Calabria alle quali sono strettamente collegate, ha determinato l'acquisizione di elementi di notevole interesse ai fini della ricostruzione dei contesti criminali che operano nel territorio. Pur confermandosi il predominio mafioso della cosca dei Mancuso di Limbadi che vanta storiche alleanze con alcuni dei maggiori gruppi di 'ndrangheta del reggino e del crotonese, gli assetti dell'area, invero, si presentano caratterizzati dall'accentuarsi della frattura tra quest'ultima ed alcuni gruppi criminali che da tempo avevano iniziato a manifestare una insofferenza rispetto alla soffocante egemonia dei Mancuso". Nel contesto delineato dalla Dna si inserisce il violento scontro tra i due gruppi criminali attivi nell'area compresa tra Vibo Marina e Stefanaconi che ha generato una serie di omicidi di cui sono stati vittime affiliati all'una e all'altra fazione. "La genesi della contrapposizione - prosegue la relazione della Dna - sarebbe l'esclusione dei Mancuso dalla struttura unitaria della 'ndrangheta emersa nel processo Crimine o meglio l'estromissione della storica 'ndrangheta vibonese da parte dei Commisso e l'alleanza con la società di Piscopio. La sanguinosa faida è stata interrotta dalla tempestività dell'intervento della Direzione Distrettuale antimafia di Catanzaro che il 20 novembre 2012 ha emesso un provvedimento di fermo nei confronti di venti soggetti coinvolti negli omicidi". E proprio da una serie di indagini coordinate dalla Dda di Catanzaro emerge l'ipotesi di una regia occulta della cosca Mancuso nella faida tra le cosche del vibonese. L'obiettivo dei Mancuso, secondo gli inquirenti, sarebbe stato quello di far annientare tra loro le cosche rivali per mantenere il predominio nel controllo degli affari illeciti. Le cosche vibonesi rappresentano, sia pure in forme diverse, la parte più sofisticata della 'ndrangheta nel distretto giudiziario di Catanzaro. Numerose dichiarazioni di collaboratori di giustizia concordano nel ritenere che l'intero settore del turismo in una delle parti della Calabria più ricercate e visitate, sia nella mani della criminalità organizzata. (ANSA).

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