Riflettori accesi da parte della Procura della Repubblica sull’occupazione degli alloggi Aterp e Rec (Residenze edilizia comunale) su tutto il territorio provinciale. I controlli sarebbero stati effettuati dal Nucleo di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica che si sarebbe avvalso anche della collaborazione delle polizie municipali dei comuni vibonesi. I faldoni dell’indagine sarebbero già all’esame del sostituto procuratore della Repubblica a cui è stata affidata la delicata inchiesta dalla quale potrebbero venire fuori tantissimi casi di occupazione abusiva degli alloggi di edilizia popolare e un imprecisato numero di condomini “irregolari” che non avrebbero pagato il canone di locazione. La cifra da accertare, che non sarebbe di poco conto, verrà gradualmente quantificata. Nel solo capoluogo sarebbero stati passati al setaccio centinaia di alloggi di edilizia popolare i cui proprietari sono l’Aterp e il Comune. Dalla lettura delle “carte”, anche in questo caso, potrebbero emergere situazioni di illegalità perpetrata da decine di famiglie che «trovandosi senza un tetto», la giustificazione più ricorrente, sono state costrette ad occupare abusivamente gli alloggi non assegnati dagli enti proprietari. In diversi centri gli alloggi di edilizia popolare non sarebbero mai stati assegnati per la mancata preparazione delle graduatorie. Ciò avrebbe determinato la “corsa” a ll’occupazione abusiva di numerose abitazioni. Molte di queste, mancando le graduatorie degli aventi diritto, sono andate a finire a famiglie che, molto probabilmente, non avevano i requisiti, previsti dalla normativa vigente in materia di edilizia popolare pubblica.