Non è stata ancora fissata la data del processo con il rito abbreviato per quelli che hanno scelto di essere giudicati col rito alternativo a quello del giudizio immediato nell’ambito dell’o p e r a z i one “Perseo”. Ci vorrà ancora del tempo, probabilmente la prima udienza si terrà fra qualche mese, anche alla luce delle scelte difensive che i diversi imputati, attraverso i loro avvocati adotteranno davanti ai giudici catanzaresi. Mentre sull’altro fronte giudiziario, cioè quello lametino dove martedì scorso è iniziato il processo con il rito ordinario a carico dei 21 imputati, c’è attesa per la prossima udienza prevista per venerdì, che sarà incentrata sulle questioni preliminari, sulla costituzioni delle parte civili e sull’ammissione delle prove. Una seduta interessante, anche perchè non è escluso che l’accusa possa produrre nella fase iniziale della discussione altri documenti, come alcuni ultimi verbali nei quali sono racchiuse le dichiarazione di alcuni collaboratori di giustizia, come quelle rese da Vincenzo Ventura che in questi mesi ha illustrato altri fatti che riguardano i Notarianni. Ventura, ai magistrati inquirenti, avrebbe confermato quanto «indicato in una lettera inviata alla procura di Catanzaro», nella quale ha descritto il ruolo che questi svolgevano nell’ambito dell’organizzazione. Il nuovo collaboratore di giustizia ha detto al magistrato di «essere a conoscenza che fanno estorsioni in Via del Progresso », indicando anche le vittime.
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