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Comune, Ala e Zurich
chiedono i danni

  L’aula è piccola, ma verrà ingrandita. Si sfonderà una parete e si costruirà una gabbia per gli imputati carcerati. In sei settimane si potrà fare, così il 9 maggio si tornerà in udienza per cominciare il processo, quello vero con tutte le testimonianze, anche quelle dei collaboratori di giustizia in videoconferenza dalle loro località segrete. Il primo grande processo di mafia che si sta facendo in città non smette di riservare sorprese. Ieri mattina l’annuncio del presidente del Tribunale Carlo Fontanazza dell’ampliamento dell’aula “Garofalo” che per due giorni è stata letteralmente presa d’assalto da imputati, parenti, giornalisti e avvocati. Il folto collegio della difesa ieri ha innescato il fuoco incrociato contro le parti civili. Comune lametino, Zurich Assicurazioni, ed associazioni antiracket Ala e Fai, sono state prese d’assalto dai difensori. Ma dopo circa un’ora di camera di consiglio Fontanazza, con Francesco Aragona e Barbara Borelli, hanno ammesso tutte le parti lese.

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