Per la prima volta, il piccolo comune di Sant'Onofrio - circa tremila abitanti - non celebrerà l'antico rito dell'Affruntata, processione sulla risurrezione del Cristo e l'incontro con San Giovanni e la Madonna. La decisione è stata presa ieri dalla cittadinanza per protesta contro il Comitato per l'ordine e la sicurezza che aveva stabilito che le statue dovevano essere portate dai volontari della Protezione civile per evitare infiltrati della 'ndrangheta. Non è tuttavia la prima volta che la processione subisce 'contraccolpi' prodotti dai tentativi di allontanare esponenti delle cosche da questo rito popolare facendo così venir meno il loro 'prestigio'. Nel 2010, ad esempio, l' Affruntata fu posticipata di una settimana dopo che, nella notte precedente l'evento, la 'ndrangheta aveva sparato alcuni colpi di arma da fuoco contro il cancello della casa dell'allora priore della confraternita del Santissimo Rosario, Michele Virdò, che da sempre organizza la cerimonia. A seguito dell'episodio di intimidazione, dovuto all'applicazione del divieto di portare le statue dei santi ad esponenti ricollegabili alle cosche locali, voluto dal vescovo di Mileto, Luigi Renzo, l'autorità religiosa ed il parroco del paese, Don Franco Fragalà, avevano sospeso la cerimonia che poi fu celebrata sette giorni dopo. L'anno successivo, stesso copione con l'intimidazione alla squadra di calcio locale, a ridosso della Pasqua scelta dalla chiesa per portare le statue, e la decisione della Prefettura di Vibo di assumerne la gestione ridando ai ragazzi del sodalizio sportivo la possibilità di portare le effigi.
Sono state vietate le riprese televisive e le fotografie durante la messa a Sant'Onofrio che viene celebrata dal Vescovo di Mileto, mons. Luigi Renzo. La decisione comunicata prima dell'inizio della funzione religiosa è stata accolta con un lungo applauso. Il divieto di riprese televisive e fotografie è stata presa a seguito dei forti malumori sorti in mattinata nella popolazione di Sant'Onofrio dopo l'annullamento della processione dell'Affruntata.
"Se si fosse trovata una soluzione condivisa ne avrebbero giovato tutti". Lo ha detto il Vescovo di Mileto, mons. Luigi Renzo, all'arrivo a Sant'Onofrio dove celebrerà la messa di Pasqua dopo l'annullamento della processione dell'Affruntata. "Sono venuto a Sant'Onofrio - ha aggiunto il presule al suo arrivo - a portare la mia solidarietà e vicinanza alla popolazione che ha dovuto rinunciare al rito dell'Affruntata. Se mi avessero interpellato al momento opportuno sarei intervenuto io in prima persona. L'Affruntata non è uno spettacolo, è un rito religioso sentito da tutta la popolazione e tale deve restare".