Pasqua amara per un uomo di Filadelfia che ha tentato di togliersi la vita dandosi fuoco all’interno della sua auto. Un gesto disperato dettato - come purtroppo altre volte la cronaca ci ha abituato ad assistere - dalla disperazione causata dalla perdita del posto di lavoro. Il dramma si è consumato giorno di Pasqua, nel primo pomeriggio. G. P., 38 anni, sposato con due figli piccoli, aveva appena finito di pranzare con la moglie, quando intorno alle 14 ha detto alla moglie di uscire di casa per andare a farsi un giro in auto. In realtà si è allontanato dalla sua abitazione sita in contrada Scarro, una popolosa contrada a tre chilometri dal centro urbano, solo di qualche metro. Evidentemente aveva già maturato nella sua mente l’idea di farla finita nel giorno di Pasqua, quando le famiglie che abitano nella contrada erano ancora a tavola. L’uomo così si è chiuso all’interno della sua auto, una Audi A3, e dopo essersi cosparso il corpo di liquido infiammabile si è dato fuoco. Le grida dell’uomo hanno attirato l’attenzione di un suo cugino che abita nelle vicinanze il quale purtroppo ha assistito impietrito e quasi incredulo all’a g g h i a c c i a nte scena. Forse obbedendo a quella sorta di istinto di conservazione l’uomo subito dopo è uscito dall’auto con il corpo interamente avvolto dalle fiamme. Verosimilmente dopo aver innescato la scintilla che immediatamente lo ha trasformato in una torcia umana l’autotrasportatore si è reso conto di quello che aveva fatto e nell’estremo tentativo di salvarsi la vita si è gettato in una fossa piena di acqua che si trovava nelle immediate vicinanze.