Un colosso delle costruzioni “in odor di mafia”, sedici note interdittive tutte della Prefettura di Roma, l’appalto per gli ascensori inlcinati tra l’area della stazione di Sala, il parco e l’area dell’ex Gasometro ed una battaglia giudiziaria che sale di livello. In mezzo ad un caso che rischia di fare giurisprudenza si trovano Palazzo De Nobili e, soprattutto, il programma comunale per il miglioramento dei collegamenti pubblici tra varie zone della città. Lo scontro si sta consumando, nello specifico, tra il Consorzio Stabile Aedars e la Prefettura di Roma, ma coinvolge a pieno titolo anche il Comune di Catanzaro, che non a caso si è costituito in giudizio tramite l’avvocato Valerio Zimatore. Tutto nasce da un’informativa romana: ci sarebbe l’ombra della mafia sul consorzio d’imprese che si è aggiudicato l’appalto comunale per la realizzazione dei collegamenti meccanizzati tra l’area della stazione della Sala, il parco e l’area dell’ex Gasometro con ascensori inclinati della capacità massima di 12 persone e un sistema interconnesso di scale mobili.