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Estorsione in danno
dei propri dipendenti

  Costringeva i propri lavoratori, con l’implicita prospettiva di licenziamento, ad accettare gravose condizioni di lavoro, consistenti nel prestare la propria attività per 7-8 ore al giorno, a fronte di un contratto part-time in base al quale venivano poi retribuiti per sole 4 o 5 ore giornaliere e finisce per essere indagato con l’accusa di estorsione in danno dei propri dipendenti. L’impresario finito nel mirino della Procura, sulla base di una dettagliata informazione di notizia di reato redatta dalle Fiamme Gialle lametine, è Beniamino Scalzo, 50enne residente a Conflenti ma domiciliato a San Mazzeo, al quale il gruppo della Guardia di finanza, comandato dal tenente colonnello Fabio Bianco, ha notificato un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari Carlo Fontanazza, su richiesta del sostituto procuratore Santo Melidona che ha coordinato le indagini. L’imprenditore era già indagato per il reato di estorsione continuata in danno di 12 dipendenti. L’indagato è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia dal Gip, nel corso del quale si è avvalso della facoltà di non rispondere. Al termine dell’interrogatorio il magistrato ha confermato la misura degli arresti domiciliari.

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