
A Petilia Policastro la 'ndrangheta aveva il monopolio assoluto del mercato dell’uva e delle castagne. E’ quanto emerge dalle indagini della Dda di Catanzaro che hanno portato all’operazione dei carabinieri di Crotone che hanno fermato 19 persone. I provvedimenti di fermo sono stati emessi dal procuratore di Catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, dall’aggiunto, GiovanniBombardieri, e dai sostituti Salvatore Curcio e Domenico Guarascio. Dalle indagini è stata ricostruita l’evoluzione criminale di Vincenzo Manfreda, il presunto boss di Petilia Policastro ucciso in un agguato il 24 marzo 2012. Manfreda avrebbe preso il comando sostituito della locale cosca della 'ndrangheta che precedentemente era diretta dai Comberiati. Secondo la Dda di Catanzaro, Manfreda avrebbe controllato il mercato dell’uva e delle castagne. Tutti coloro che volevano acquistare l’uva oppure il mosto dovevano rivolgersi presso l'azienda di Manfreda e chi non lo faceva subiva intimidazioni e danneggiamenti. La cosca, inoltre, aveva imposto anche il prezzo che doveva essere pagato. Sul fronte delle castagne è emerso che la cosca acquistava dagli agricoltori ad un prezzo tra i 50 ed i 75 centesimi, inferiore a quello di mercato, e poi rivedeva ai commercianti alcosto tra 80 centesimi e un euro. Gli agricoltori che si rifiutavano di vendere il loro prodotto venivano minacciati e subivano intimidazioni.(ANSA).
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