Certo, tra i due non correva buon sangue. Vecchie ruggini tra vicini di casa, liti per i bambini che fanno baldoria: ad un certo punto si sono pure querelati (denunce poi ritirate), accusandosi reciprocamente di ingiurie e minacce. Ma da questo a trucidare un uomo con 9 coltellate al petto ce ne vuole. Resta da chiarire il movente per il quale il ventottenne Salvatore Drammis poco prima della mezzanotte fra domenica e lunedi ha ucciso il quarantaquattrenne Giovanni Scarfone, inseguito e colpito mentre tentava scampo giù per le scale di casa sua, raggiunto e finito appena fuori dal portoncino, dove si è accasciato. Perché quella furia? Cos’è che ha mosso l’operaio ventottenne disoccupato, sposato con una giovane romena e padre di due bambini, che l’altra notte si è presentato alla porta del piccolo imprenditore 44enne, scapolo, rientrato un anno fa da Torino dove non c’è più lavoro? Un movente più profondo è nascosto in questa storia. È quello che dovranno scoprire i carabinieri, che con il loro tempestivo intervento sono arrivati nel giro di pochi minuti al fermo di Salvatore Drammis, arrestato nella notte su disposizione del pubblico ministero Francesco Carluccio che lo accusa di omicidio volontario aggravato da futili motivi. Dopo l’allarme ricevuto sul 112, il comandante della Compagnia carabinieri di Petilia Policastro capitano Claudio Martino ha concentrato sul luogo segnalato, le case popolari di via San Leonardo a San Mauro Marchesato, quattro pattuglie di militari delle Stazioni di Santa Severiuna e Caccuri insieme con i colleghi del Nucleo operativo e Radiomobile. I militari hanno trovato un morto vicino al portone d’una palazzina, identificato in Giovanni Scarfone, e rintracciato poco distante un uomo dagli indumenti insanguinati nascosto dietro una siepe. Era Salvatore Drammis, che mostrava dei piccoli tagli a un braccio e una modesta ferita a una gamba. Il comandante dei carabinieri della Stazione di Santa Severina maresciallo capo Carmine Cefalo riconosceva Drammis, per avere ricevute le sue querele nei confronti di Scarfone.