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Depuratore, in appalto
anche la riscossione

Non soltanto la progettazione, la costruzione dell’impianto e la gestione del servizio, ma anche la riscossione delle bollette. Il Comune rimette mano all’appalto per la depurazione introducendo un’innovazione per scongiurare che la nuova gara vada deserta come la precedente. La pubblicazione del bando è ormai imminente e i termini per le offerte dovrebbero essere fissati prima della fine dell’estate. La vera novità rispetto ai mesi scorsi è, dunque, l’intenzione del Comune di affidare contestualmente anche la riscossione dei canoni. Le modalità saranno definite dal capitolato, ma l’orientamento sarebbe quello di creare un conto corrente in cui versare gli importi dovuti dai cittadini e dal quale sarebbe poi prelevata la percentuale destinata al futuro gestore del servizio di depurazione. L’operazione economica sarà suddivisa in parti più o meno uguali: 14 milioni di euro circa sono provenienti da finanziamento pubblico (regionale) e circa 15 milioni dovrebbero essere messi in campo dai privati, ai quali andrebbe una concessione ventennale. Rispetto alla prima gara andata deserta è stata modificata anche la localizzazione degli impianti. Dal doppio depuratore Valle del Corace-Alli si è passati infatti all’impianto unico nella Valle del Corace. Il maxi intervento previsto dal Comune ha l’obiettivo di ottimizzare il sistema fognario prevedendo la costruzione di reti che consentano il collettamento al sistema depurativo di almeno il 90% dei reflui prodotti sul territorio.

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