Cava "coltivata"
in modo abusivo
da padre e figlio
Una cava di circa 7.000 metri quadrati è stata sequestrata a Conflenti (Cz) dal personale del Comando stazione forestale dello Stato di Nocera Terinese (Cz) che ha denunciato due persone per deturpamento di bellezze naturali e abuso edilizio nonchè per violazione della normativa paesaggistica. Gli agenti del Corpo Forestale hanno eseguito degli accertamenti in merito a una segnalazione anonima riguardante la presunta coltivazione abusiva di una cava. Dalle indagini espletate su delega della Procura della Repubblica di Lamezia Teme e dagli accertamenti documentali eseguiti nell’Ufficio tecnico del Comune di Conflenti è emerso che duepersone , padre e figlio, senza le autorizzazioni necessarie, e continuavano a prelevare del materiale da una vecchia cava ubicata in località "Franco" del Comune di Conflenti. I forestali, attraverso l’utilizzo di strumentazione gps e con l’ausilio del Sistema informativo della Montagna, hanno potuto raffrontare le ortofoto satellitari della zona relative ai vari anni constatando che l’attività di coltivazione della cava aveva comportato la modifica dello stato dei luoghi e la soppressione della vegetazione boschiva. (AGI)
Una cava di circa 7.000 metri quadrati è stata sequestrata a Conflenti, in provincia di Catanzaro, dal personale del Comando stazione forestale dello Stato di Nocera Terinese, che ha denunciato due persone per deturpamento di bellezze naturali e abuso edilizio nonchè per violazione della normativa paesaggistica. Gli agenti del Corpo Forestale hanno eseguito degli accertamenti in merito a una segnalazione anonima riguardante la presunta coltivazione abusiva di una cava. Dalle indagini espletate su delega della Procura della Repubblica di Lamezia Teme e dagli accertamenti documentali eseguiti nell’Ufficio tecnico del Comune di Conflenti è emerso che duepersone , padre e figlio, senza le autorizzazioni necessarie, e continuavano a prelevare del materiale da una vecchia cava ubicata in località "Franco" del Comune di Conflenti. I forestali, attraverso l’utilizzo di strumentazione gps e con l’ausilio del Sistema informativo della Montagna, hanno potuto raffrontare le ortofoto satellitari della zona relative ai vari anni constatando che l’attività di coltivazione della cava aveva comportato la modifica dello stato dei luoghi e la soppressione della vegetazione boschiva. (AGI)