Le emergenze si sono cronicizzate divenendo una strana normalità con la quale convivere. E la città sembra essersi quasi assuefatta alle strade ricolme di rifiuti, alla carenza idrica, all’acqua potabile ad intermittenza, alle strade sporche, ai quartieri abbandonati, al traffico, al caos nella viabilità e alla mancanza di parcheggi. Problemi che al “palazzo” non sembrano interessare così tanto da vicino. Se infatti la maggioranza, vittima delle sue divisioni interne, continua a tentennare, l’opposizione certo non oppone ad essa ostacoli insormontabili. Eppure il centrodestra è ormai da tempo spaccato almeno in tre tronconi a palazzo “Luigi Razza”, dove Forza Italia continua ad appoggiare dall’esterno l’A m m i n i s t r azione senza scommetterci un euro e in attesa solo che “si compiano le scritture”, proprio mentre l’Ncd mette i suoi assessori sul banco degli imputati fino a dilaniarsi (visto che ben tre consiglieri sono di recente transitati nel gruppo misto) e persino Fratelli d’Italia, almeno apparentemente convinta dall’operato del sindaco e della sua squadra, non rinuncia, nel chiuso di qualche bottega, a studiare possibili soluzioni alternative a D’A g o s t ino. Ma dinanzi a questa maggioranza sfilacciata e ridotta in brandelli dalle divisioni interne, l’opposizione non riesce comunque ad incidere. Così, se Atene piange, Sparta certo non ride. Anzi, le divergenze la fanno da padrone pure nella minoranza. A chiarirlo è il consigliere comunale Stefano Luciano. «Non siamo mai stati in grado di mettere in campo un’azione unitaria – ha detto esplicitamente il capogruppo di Azione Democratica – per responsabilità del Pd che continua a strizzare l’occhio alla maggioranza, piuttosto che allargare il gruppo consiliare ad altre identità del centrosinistra, con le quali coordinare l’azione di stimolo ed eventualmente di contrasto all’amministrazione».