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Banda clonava documenti per migranti

Gli indagati, italiani ed esteri, sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla produzione di documenti falsi e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L'operazione è stata condotta su tutto il territorio nazionale.

I componenti l'organizzazione che favoriva l'immigrazione clandestina sgominata stamani dalla polizia, avevano ramificazioni anche in altre paesi dell'Unione Europea, ed, in particolare, in Germania ed in Grecia, dove mantenevano stabilmente contatti con altre organizzazioni, specializzate nell'ingresso clandestino di cittadini provenienti dall'Africa. La banda aveva ideato un sistema sofisticato con cui clonava o alterava documenti di identità che poi venivano venduti per lo più a cittadino stranieri favorendone l'ingresso o la permanenza irregolare sul territorio nazionale. L'organizzazione, nel tempo, si era anche specializzata nella produzione di altri tipologie di documenti, tra cui certificati assicurativi, bollette Enel, buste paga, buoni pasto e patenti di guida. L'operazione, denominata Green book, ha visti impegnati un centinaio di poliziotti con il supporto dell'Interpol e delle Questure di Milano, Pisa e Terni, dell'Ufficiale di collegamento tedesco e dei Reparti Prevenzione Crimine di Cosenza e Vibo Valentia, nonché unità cinofile. Sono in corso, inoltre, numerose perquisizioni nei confronti degli indagati e di altri soggetti gravitanti attorno alla organizzazione. (ANSA)

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