Trent’anni di carcere. La Corte di Assise d’Appello di Catanzaro ridetermina la pena nei confronti di Andrea Foti, 35 anni, di Stefanaconi per come chiesto dalla Cassazione, che in precedenza aveva annullato con rinvio il verdetto dei giudici di secondo grado. Con la sentenza di ieri, arrivata in tarda mattinata, al termine di una camera di consiglio andata avanti per poco più di un’ora, i giudici hanno riconosciuto la piena responsabilità del lavaggista nell’omicidio di Michele Penna, assicuratore di Stefanaconi, scomparso il 19 ottobre 2007. Secondo quanto emerso nel corso delle indagini e, successivamente, nei procedimenti a carico dei presunti autori di quell’efferato delitto, Penna sarebbe stato attratto in una trappola e ucciso sulla stessa auto del lavaggista con un colpo di pistola alla nuca e, successivamente sotterrato nella vallata del Mesima in una località ancora sconosciuta. I resti della vittima, nonostante i numerosi scavi effettuati in tutti questi anni, infatti, non sono stati mai trovati. A nulla sono valsi in tal senso i disperati appelli della famiglia.
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