Si spacciava per
maresciallo «comandante della Guardia di finanza» e prometteva
l'arruolamento nel Corpo in cambio di denaro o favori. Ma alla
fine Pietro Bonadio, 39 anni, addestratore di cani e precario in
una ditta di smaltimento rifiuti è stato scoperto dai finanzieri
veri che lo hanno posto agli arresti domiciliari per millantato
credito aggravato. I baschi verdi di Lamezia Terme gli hanno
trovato tute e magliette contraffatte con contrassegni e scritte
della Gdf.
(ANSA) - LAMEZIA TERME (CATANZARO), 26 GIU - Le indagini sono
partite quando ai finanzieri di Lamezia Terme si è presentata
una delle vittime del falso maresciallo che era andato a
presentarsi ai futuri «colleghi», a chiedere ulteriori
informazioni sull'arruolamento e a chiedere quando doveva
presentarsi per prendere servizio.
Dopo l’iniziale stupore, i finanzieri, avendo accertato che
non si trattava né di un mitomane né di un finanziere autentico,
hanno iniziato ad indagare scoprendo così che l’uomo era stato
avvicinato dal finto appartenente al Corpo, il quale,
manifestando inesistenti «conoscenze importanti», gli aveva
prospettato il reclutamento dietro il pagamento di 3.000 euro.
Dagli accertamenti è emerso che non si trattava di un
episodio isolato ma che altri episodi simili si erano verificati
anche nel cosentino ad opera dello stesso soggetto che grazie ad
una minima conoscenza di alcune procedure concorsuali della
Guardia di Finanza e ad una fervida fantasia, era riuscito senza
troppe difficoltà a ingannare puntualmente le persone circuite.
Gli investigatori hanno anche accertato che in un episodio,
Bonadio ha cenato in un noto ristorante del litorale lametino,
pretendendo un forte sconto rispetto al dovuto, solo perché
"finanziere». In altra occasione, l’uomo, sostenendo di far
parte del «servizio cinofili» del Corpo, aveva partecipato come
tale ad una rassegna del settore ottenendo anche indebite
agevolazioni.
Al termine delle indagini, i finanzieri hanno presentato una
relazione alla Procura di Lamezia Terme che ha chiesto al gip
l'emissione di un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti
domiciliari.(ANSA).
Si spacciava per maresciallo «comandante della Guardia di finanza» e prometteva l'arruolamento nel Corpo in cambio di denaro o favori. Ma alla fine Pietro Bonadio, 39 anni, addestratore di cani e precario in una ditta di smaltimento rifiuti è stato scoperto dai finanzieri veri che lo hanno posto agli arresti domiciliari per millantato credito aggravato. I baschi verdi di Lamezia Terme gli hanno trovato tute e magliette contraffatte con contrassegni e scrittedella Gdf. Le indagini sono partite quando ai finanzieri di Lamezia Terme si è presentata una delle vittime del falso maresciallo che era andato dai futuri «colleghi», a chiedere ulteriori informazioni sull'arruolamento e a chiedere quando doveva prendere servizio. Dopo l’iniziale stupore, i finanzieri, avendo accertato che non si trattava né di un mitomane né di un finanziere autentico, hanno iniziato ad indagare scoprendo così che l’uomo era stato avvicinato dal finto appartenente al Corpo, il quale, manifestando inesistenti «conoscenze importanti», gli aveva prospettato il reclutamento dietro il pagamento di 3.000 euro. (ANSA).
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