
«Ho ucciso mia madre». Gridava queste parole Paola Liotti, 32 anni, che ieri ha accoltellato in un raptus la madre, Rosanna Gullo, 56 anni, parrucchiera e che poi si è costituita ai Carabinieri. La madre si trova ricoverata all’ospedale “Jazzolino” di Vibo Valentia dove ieri pomeriggio è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Ora si trova in terapia intensiva. Naturalmente la prognosi è ancora riservata. La donna è stata colpita dalla figlia con 14 fendenti che l’hanno raggiunta al torace, all’addome, al collo e agli arti. I colpi sono stati inferti con un coltello da sub della lunghezza di 22 centimetri. Il fendente che più di tutti ha allertato i sanitari, quello sferrato vicino al cuore. Fortunatamente la lama si è fermata a pochi centimetri dagli organi vitali. La donna ha tentato di difendersi dalla furia della figlia provando a parare qualche colpo con le braccia e questo spiega anche le ferite da taglio riscontrate dai medici agli arti. Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia e della stazione di Pizzo, che operano alle dipendenze del capitano Diego Berlingieri e del maresciallo Paolo Fiorello, madre e figlia si trovavano in auto, lungo via Nazionale quando una lite tra loro è degenerata. L’episodio è accaduto a circa 500 metri dalla stazione dei Carabinieri. Credendo di avere ucciso la madre, la Liotti ha raggiunto, con gli abiti ancora sporchi di sangue, la caserma a piedi mentre la madre ha accostato l’auto nei pressi delle non distanti strutture sanitarie di “Santa Maria del Carmine”, accasciandosi al suolo. È stata subito soccorsa e accompagnata in ambulanza a Vibo Valentia. Paola Liotti è stata posta in stato di fermo. Dovrà rispondere di tentato omicidio e porto abusivo di arma. Già ieri è stata sentita dal sostituto procuratore Vittorio Gallucci che coordina le indagini.
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