Beni per 1,3 milioni di euro sono stati sequestrati dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria di Crotone che hanno anche denunciato due persone per bancarotta fraudolenta in relazione al fallimento di una società di autotrasporti con sede a Isola Capo Rizzuto e filiale in provincia di Reggio Emilia. I due denunciati, amministratore di diritto e amministratore di fatto della società, Federico Periti e Michele Pugliese, sono ritenute dagli investigatori referenti della cosca di 'ndrangheta Arena in Emilia Romagna e sono stati coinvolti nelle inchieste «Pandora» e «Zarina-Aurora» coordinate, rispettivamente dalla Dda di Catanzaro e da quella di Bologna. Dall’indagine, avviata su delega della Procura di Crotone, è emerso che gli amministratori non avevano posto a disposizione del curatore fallimentare alcun tipo di documentazione. I finanzieri sono riusciti a reperire solo parte dei documenti presso un professionista che negli anni passati aveva gestito la contabilità dell’impresa. In base agli accertamenti compiuti, i finanzieri avrebbero accertato la distrazione di titoli di pagamento ottenuti a fronte di crediti vantati dalla società per circa 400.000 euro, in quanto gli assegni sono stati negoziati direttamente allo sportello e versati sui conti correnti personali degli indagati; la distrazione di 16 automezzi, per un valore di circa 1,3milioni, acquisiti in locazione attraverso contratti stipulati con sette diverse società di leasing e mai restituiti al proprietario. Un automezzo è stato rintracciato nella disponibilità di una società di autotrasporti del bolognese, il cui amministratore è stato denunciato per ricettazione. Gli automezzi sono stati sequestrati. (ANSA).
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