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Evasione
su furti
all'Enel

La Compagnia della Guardia di Finanza di Vibo Valentia ha portato a termine l'operazione "Tesla" mirata a colpire il fenomeno della concorrenza sleale tra aziende e dell’evasione fiscale di proventi illeciti. Due le persone denunciate con la contestazione di oltre un milione di euro di redditi derivanti dal furto di energia elettrica. L’operazione nasce da una serie di controlli dei carabinieri che, unitamente a personale della società Enel di Vibo Valentia, hanno effettuato a cavallo tra il 2013 ed il 2014 una campagna mirata a verificare il corretto funzionamento dei contatori Enel. In quel contesto è stato accertato che attività commerciali e persone fisiche perpetravano furti di energia elettrica, anche ingenti.La Guardia di Finanza, in virtù di un accordo con l’Agenzia delle Entrate e la Procura di Vibo, hanno quindi proceduto a contestare i proventi illeciti scaturenti da fattispecie penali nei confronti delle persone arrestate dai carabinieri. Quindici sono stati gli interventi fiscali in questo senso operati dalla Gdf nei confronti di altrettante imprese, 3 delle quali sconosciute al fisco, operazione che ha permesso di ricondurre a tassazione 721.251,00 euro di proventi illeciti, 1.102.107,00 euro di redditi non registrati, 1.054,830,00 euro di redditi non dichiarati, 212.786,00 di iva dovuta. (AGI)

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