Uno sparava, l’altro è rimasto imbambolato con la pistola inceppata in pugno. Non sapeva che fare. Il complice intanto continuava a sparare con una pistola calibro 22 contro il 73enne Francesco Macrì, che ha tentato di scappare e poi, raggiunto da quattro proiettili, è stramazzato sul marciapiedi. Adesso è ricoverato nell’Ospedale civile San Giovanni di Dio in prognosi riservata. È stato operato nella notte da un’equipe chirurgica che gli ha estratto un proiettile dall’emitorace destro, un altro dalla regione pubica, un altro ancora dall’avambraccio destro, suturandogli anche una ferita al secondo dito della mano destra. Se l’è vista brutta, Francesco Macrì, ex commerciante oggi pensionato, che risiede con la sua famiglia in contrada Gabella alla periferia nord dell’abitato. L’anziano preso di mira da due killer ha lontani precedenti penali, risalenti ai primi anni ‘90 per rapina e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Ma se la sono vista davvero brutta anche le tante persone che l’altra sera poco prima delle 21, per prendere un pò di fresco si trovavano davanti al bar Via Reggio seduti accanto a Francesco Macrì, ed i tanti avventori della pizzeria di fronte, con i tavoli sul marciapiedi, ed i passanti, gli automobilisti che transitavano all’incrocio per via Poggioreale. D’un tratto nel mezzo di una pioggia di proiettili. I due incappucciati che volevano ammazzare il pensionato sono comparsi all’improvviso lì davanti ed è stato un susseguirsi di spari: uno, due, tre... Undici colpi di pistola, tutti ad altezza d’uomo, sono tanti. È stato un miracolo che nessuno ci sia andato di mezzo. La pistola usata, una calibro 22, che è micidiale in mani esperte, non è arma da killer. E poi, quattro colpi a segno e sette a vuoto. Non si tratta di un agguato mafioso. La Polizia di Stato, che con la Squadra mobile procede nelle indagini coordinate dal pm di turno Luisiana di Vittorio, si è fatta già un’idea dello sfondo su cui l’agguato ha avuto origine. I due incappucciati, dopo lo “sballo” sono scappati a piedi. Probabilmente qualcuno li aspettava in auto. Ma gente così non va lontano.