Catanzaro, Crotone, Vibo

Sabato 27 Aprile 2024

Niente libri, le proteste davanti al Comune

 Assemblea pubblica ieri pomeriggio davanti agli uffici comunali in via Perugini per protestare contro la decisione del Comune di Lamezia di revocare i buoni libri per gli alunni delle scuole elementari. Alla manifestazione, promossa da CasaPound e molto partecipata, non si è presentato nessun amministratore seppur invitato, mentre il sindaco Gianni Speranza, contattato telefonicamente, ha spiegato che lunedì affronterà la questione. Insomma la determina dell’ufficio Servizi all’E d u c azione diretto da Teresa Bambara, che revoca il buono libri per gli alunni delle scuole primarie, ha suscitato un vespaio di critiche e di proteste. Non solo tra i cittadini ma anche tra le forze politiche: non solo di centrodestra ma anche di centrosinistra. In particolare la presidente della terza commissione consiliare permanente, Mariolina Tropea (Pd), ha convocato per oggi alle 9.30, in via straordinaria la commissione con all’ordine del giorno “Buoni libri”, con convocazione del sindaco, dell'assessore al Bilancio, dell'assessore ai Servizi sociali e della dirigente Teresa Bambara. Su altro fronte Mariolina Tropea e Gabriella De Sensi a nome del gruppo consiliare del Pd protestano vivamente per la scelta del sindaco di inibire l'acquisto dei libri di scuole primarie, fino a ora a carico dell'Amministrazione: è la prima volta, in 40 anni di storia della città, che avviene una cosa del genere. «L'importo previsto da utilizzare – affermano Tropea e De Sensi – non giustifica assolutamente tale decisione che in ogni caso se andava assunta sentita quanto meno in via preliminare la Commissione competente. Il gruppo del Pd chiede di rivedere immediatamente la decisione che ha creato nella collettività lametina un comprensibile disagio ed allarme ». Il sindaco Speranza, a sua volta, rivolgendosi a tutti quelli che scalpitano, li esorta a stare calmi e tranquilli: «lunedì tutto rientrerà e sarà risolta la situazione che ha destato tanto allarme».

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