Ogni rischio sembra scongiurato, ogni allarme superato. Non dovrebbe destare alcuna preoccupazione il contenuto del liquido che si trova all'interno della cisterna ritrovata nel pomeriggio di giovedì dalla capitaneria di porto di Vibo Valentia Marina, ufficio marittimo di Tropea, tra le acque antistanti la località Ruffa, nel ricadese. Una cisterna di circa 2 metri per 6, che è stata prontamente riportata a riva e messa in sicurezza da parte degli uomini del comando provinciale dei vigili del fuoco, intervenuti sul posto dopo l'allerta della capitaneria di porto, che contiene circa 17 mila litri di liquido dalla dubbia origine. Sul posto, ancora una volta, i vigili del fuoco di Vibo Valentia, i quali hanno effettuato ulteriori accertamenti per escludere la presenza di materiali radioattivi, combustibili o infiammabili. Eliminato ogni dubbio, e sistemata la cisterna su un fianco per agevolare i prelievi, è intervenuto il personale dell'Arpacal, che ha effettuato gli esami del caso. Dopo i prelievi, quindi, si resta in attesa dei risultati, anche se, ad un primo rilievo, non sembra che il contenuto del container possa risultare pericoloso per l'uomo. La mole di liquido al suo interno, in effetti, potrebbe essere semplice acqua di mare, infiltrata all'interno della cisterna proprio dalle fessure provocate dalla ruggine. La zona in cui si trova la cisterna, che potrebbe essere stata perduta da un'unità in navigazione (che non avrebbe provveduto a denunciare l'accaduto), rimane in ogni caso transennata e messa in sicurezza fino a quando non saranno fugati tutti i dubbi in merito al suo contenuto. Solo dopo i vigili del fuoco e, se necessario, il personale specializzato dell'Arpacal, provvederanno a smaltire il suo contenuto e la cisterna stessa.