Catanzaro, Crotone, Vibo

Giovedì 08 Maggio 2025

Da Rizziconi a Vibo con l’intento di uccidere

   Un interrogatorio drammatico, svolto negli uffici della questura di Vibo Valentia alla presenza del sostituto procuratore Gabriella Di Lauro. Agli inquirenti – le indagini sono condotte dagli uomini della Squadra mobile, guidati dal dirigente Orazio Marini – Caterina Cananzi avrebbe ripetuto di avere sparato contro Domenico Lombardo a causa della sua relazione, da circa un anno, con la figlia. La differenza d’età – 47 anni lui, 23 lei – e il fatto che il musicista (docente al Capialbi) fosse separato e padre di due figli avrebbero indotto la casalinga al gravissimo gesto. A Vibo Valentia la Cananzi sarebbe arrivata con l’intento di uccidere. Sul punto gli uomini della Mobile non nutrono dubbi, anche perché prima di uscire di casa per accompagnare la figlia (studentessa di pianoforte e composizione) al Conservatorio la cinquantenne aveva messo in borsa la pistola, detenuta legalmente dal marito, con la quale ha poi sparato. Al momento il reato ipotizzato a carico di Caterina Cananzi – che è stata sottoposta a fermo – è di tentato omicidio. «Ancora una volta un grave fatto insanguina il Vibonese. È la triste e ulteriore conferma di una subcultura purtroppo assolutamente diffusa – ha detto il procuratore Mario Spagnuolo – che intende il ricorso alla violenza privata come strumento per risolvere ogni forma di conflittualità». E dopo aver posto in risalto la rapidità e l’efficienza dimostrate dalla Squadra volante e dalla Squadra mobile nelle investigazioni svolte, il procuratore ha aggiunto: «La Procura di Vibo Valentia malgrado l’insufficienza dell’organico dell’ufficio, accompagnata da un’analoga situazione che riguarda la struttura investigativa, valida ma numericamente inadeguata, è riuscita quasi in tempo reale a ricostruire questo grave fatto di sangue». 

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