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Ultraleggero si schianta al suolo, un morto

  Partito da Sibari, l’ultraleggero è apparso all’orizzonte di Cirò Marina attorno alle 15 d ieri; prima un puntino indistinto, appena visibile a nord, poi, accompagnato dal rumore in crescendo del motore, nel cielo si è definita la piccola sagoma. Il piper biposto, si è avvicinato leggero, ha sorvolato in un danza lieve il porticciolo, poi, ha costeggiato i tetti delle case del lungomare sud. Giunto all’altezza del “White beach”, dove era in corso una festa di compleanno, ha iniziato un’ampia virata per poi lasciare cadere sullo stabilimento balneare una cascata di bigliettini. La fitta pioggia di “auguri Valeria” ha inondato la spiaggia, il lungomare, l’area esterna del locale dove si sono assiepati ospiti, parenti e festeggiata. La pioggia di auguri era il regalo a sorpresa pensato per i 18 anni di una ragazza cirotana. L’ultraleggero, guidato da un pilota esperto, Maurizio Primavera, 48 anni, di Castrovillari, responsabile dello scuola di volo dello Scalo di Sibari, avrebbe dovuto fare un secondo giro; in questo modo, Claudio Renda, 59 anni, anche lui di Castrovillari, seduto accanto a Primavera, avrebbe svuotato i bigliettini rimasti nello scatolone dentro la carlinga. Il piper è risalito ma, sotto lo sguardo dei ragazzi, e secondo la testimonianza di una pattuglia raccolta dai carabinieri del Comando dell’Arma, diretto dal magg. Fabio Falco, l’ultraleggero avrebbe cominciato a perdere rapidamente quota. Il velivolo è precipitato al suolo; a pochi metri dal lungomare, ha sbattuto sulla tettoia esterna e centrato con un’ala l’angolo della facciata di ingresso del ristorante accanto al White Beach, il Soleado. Nell’impatto il piccolo aereo, contrassegnato con il logo della protezione civile, ma usato per svolgere queste attività di volantinaggio pubblicitario, si è spezzato in più parti; la parte anteriore, staccata dalla coda della fusoliera, che si è infilata sotto la tettoia, si è accartocciata contro un muro, mentre una delle ali, tranciate di netto, è volata sull’aiola del lungomare. Nei rottami sparsi attorno per decine di metri, tra i bigliettini di auguri, lanciati prima e quelli dispersi nell’aria nell’urto, ieri erano drammaticamente visibili i segni della tragedia che si è consumata in pochi secondi. Maurizio Primavera, che ha lottato fino all’ultimo per riprendere il controllo della cloche, respirava ancora quando sono giunti i soccorritori; per liberare i due uomini intrappolati nel groviglio di lamiere, sono intervenuti i vigili del fuoco del Distaccamento di Cirò Marina; le condizioni del pilota di 48 anni, sono apparse subito disperate a causa delle lesioni e le fratture. Primavera è morto nel trasferimento nell’ambulanza del servizio 118 partita a sirene spiegate verso il pronto soccorso di Crotone. Gravissimi i danni riportati nel pauroso incidente anche da Renda; il cinquantanovenne, è stato ricoverato nel reparto di rianimazione nell’ospedale del capoluogo in prognosi riservata. Maurizio Primavera, come si diceva, era un pilota esperto, anzi espertissimo, e un uomo anche molto coraggioso ed altruista. 

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