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Il sindaco di Catanzaro:
esterrefatto
per i fatti di Messina

"Sono letteralmente esterrefatto per i fatti accaduti a Messina e che hanno visto fortemente compromessa la sicurezza dei tifosi giallorossi al seguito della nostra squadra di calcio". Lo afferma il sindaco di Catanzaro, Sergio Abramo, su quanto accaduto ieri a Messina ai tifosi giallorossi in occasione della partita di calcio. "La disorganizzazione - aggiunge - nella gestione dell'arrivo e della partenza degli ultras catanzaresi dallo stadio siciliano avrebbe potuto avere conseguenze molto gravi. Non riesco a capire come sia stato possibile tutto ciò. Eppure, i supporters giallorossi erano meno di duecento. Mi rivolgerò al ministro dell'interno Alfano, al quale scriverò domani stesso una lettera ufficiale, per chiedere spiegazioni su quanto avvenuto. Scriverò anche al presidente della Lega Pro Macalli per segnalare i fatti. Appare evidente, anche alla luce delle considerazioni del Coisp Calabria, che c'è stata approssimazione e superficialità nella gestione dell'ordine pubblico in occasione di questa partita. Assistiamo solo al consueto scaricabarile tra Prefetto, sindaco e società. Le verità è che ai tifosi catanzaresi non sono state garantite le condizioni minime di sicurezza per seguire la squadra del cuore e questo francamente è inaccettabile".

"La messa a disposizione a partita abbondantemente conclusa, di due autobus per consentire il rientro dei tifosi non attenua minimamente l'inadeguatezza mostrata dall'amministrazione comunale nel predisporre le misure concordate in sede di Comitato". E' uno dei passaggi della lettera che il prefetto di Messina, Stefano Trotta, ha inviato al sindaco di Messina, Renato Accorinti, dopo i disordini e la mancanza di organizzazione nei mezzi di trasporto per i tifosi del Catanzaro che hanno seguito la partita tra la loro squadra e il Messina per il campionato di Lega Pro. Il prefetto ricorda che il sindaco partecipò alla riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, due giorni fa, organizzata per stilare il piano per tutelare l'incolumità degli stessi tifosi e dei cittadini, tra cui la predisposizione di un servizio navetta tra il porto e lo stadio. Il servizio non è stato attuato dal Comune e la questura ha poi utilizzato 18 taxi per trasportare i tifosi. Il prefetto scrive che una cinquantina di tifosi messinesi hanno inveito contro gli ospiti che sono scesi dai taxi per affrontare gli antagonisti e il vetro di un taxi è stato rotto. "Solo - scrive il prefetto - il pronto intervento del personale di scorta garantiva il contenimento di tale azione assicurando la prosecuzione del trasferimento allo stadio".

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