Il suo nome era inserito nell'elenco del ministero dell'Interno tra i dieci latitanti più pericolosi. Ma la fuga di Michele Antonio Varano, 63 anni, detto "il calabrese" (nato a Centrache, Catanzaro), specializzato nel contrabbando di sigarette è finita nelle scorse ore a Genova quando si è consegnato spontaneamente alla guardia di finanza. Si era rifugiato in Svizzera dopo che i suoi complici erano stati arrestati dai militari del Gico nell'ambito di una serie di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica.
Varano era stato assolto nel processo tenuto in Svizzera per il riciclaggio di denaro e il contrabbando di sigarette contro la cosiddetta "connessione Montenegro" davanti al Tribunale penale federale di Bellinzona nel luglio 2009.
Varano, secondo quanto ricostruito, era a capo di una vasta organizzazione criminale che contrabbandava sigarette in Italia ed in Europa, importandole illecitamente dal Medio Oriente e dal Brasile. Le indagini erano partite nei mesi scorsi quando le Fiamme Gialle avevano sequestrato container carichi di sigarette nel porto di Genova e in quello Tilbury, in Gran Bretagna, arrestando nel corso del blitz tre italiani residenti a Parma e nella provincia di Brindisi e denunciandone a piede libero altri due. Le bionde fatte arrivare dagli Emirati Arabi erano nascoste all'interno delle borse frigo. I due carichi, se fossero arrivati a destinazione, avrebbero consentito l'evasione di dazi doganali e accise per un ammontare complessivo di circa 1.250.000 euro. In passato, il nome di Varano era finito in molte indagini condotte sia in Campania sia in Puglia sul contrabbando internazionale di sigarette che venivano trasportate tra il Montenegro e l'Italia con potenti motoscafi e poi vendute sul mercato nero del sud Italia. (ANSA)